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Non si finisce mai di imparare - L'apprendimento. Ve ne parlo a "Siamo Fatti Così"
A cura di Tania Cariani

Quando si parla di apprendimento si pensa sempre all’ambiente scolastico, ma in realtà noi apprendiamo per tutta la vita. Ogni volta che acquisiamo nuove conoscenze, ma anche ogni volta che cambiamo i nostri comportamenti dobbiamo apprendere cose nuove. La nostra epoca storica ci richiede di imparare velocemente cose nuove per stare al passo con una realtà che cambia velocemente.
Oggi dobbiamo affrontare situazioni inimmaginabili e dobbiamo acquisire capacità in tempi brevi, ma questo non è il modo naturale di apprendere per l’uomo che per farlo ha bisogno di tempo. Intuitivamente abbiamo sempre saputo che le emozioni hanno un ruolo molto importante nell’ apprendimento, e questo principio è oggi suffragato dalle scoperte delle neuroscienze, che dimostrano l’esistenza di una connessione neurale tra sistemi emotivi e sistemi cognitivi.
L’ippocampo è il responsabile dei ricordi a lungo termine e ha forti connessioni con l’amigdala, dove archiviamo le nostre esperienze emotive, e altre zone della regione limbica coinvolte nella gestione delle emozioni, questa organizzazione neuroanatomica spiega qualcosa che sperimentiamo tutti i giorni: i ricordi hanno una dimensione emotiva. Apprendere qualcosa o da qualcosa, è apprendere attraverso il filtro delle proprie emozioni e della propria storia personale: mi avvicinerò o allontanerò da qualcosa di nuovo che devo imparare a seconda che questo richiami una memoria di esperienze simili piacevoli o spiacevoli. Anche l’ambiente condizionerà la mia voglia di imparare, è noto che ambienti avversi o minacciosi possono innalzare i livelli di cortisolo all’interno del corpo, e questo influisce negativamente sul funzionamento della corteccia frontale, il che a sua volta si ripercuote sull’attenzione e sulla memoria di lavoro.

Quindi non c’è da stupirsi se in ambienti lavorativi che generano stress, insicurezza, ansia le persone siano poco propense a mettersi in gioco ed imparare nuove cose.
Cosa occorre per trovare le energie per imparare? Prima di tutto la motivazione intrinseca, la benzina che viene da noi stessi e che ci fa fare le cose perché vogliamo, perché ne troviamo un beneficio ed un piacere a prescindere da quello che accade fuori da noi.
E poi ritrovare quell’emozione che da piccoli ci ha permesso di scoprire tutto quello che avevamo intorno: la curiosità. Quando si è curiosi ci si impegna nell’esplorazione di un’idea, si riconosce che c’è qualcosa di potenzialmente utile anche se non lo si comprende del tutto, e allora viene voglia di approfondire. L’apprendimento è fondamentalmente come una persona organizza i propri processi mentali nel tempo, come sta costruendo le risorse a cui fare appello per essere in grado di dare un senso a ciò che sta accadendo, fare previsioni e risolvere problemi.